Omeopatia e classificazione dei 4 biotipi

L’omeopatia rientra tra le medicine olistiche, in quest’ambito l’obiettivo che ci si prefigge non è quello di curare un singolo organo o tessuto, ne di curare la malattia circoscritta al sintomo bensì scavare per trovare la causa che ha generato il disturbo, riportare equilibrio e benessere all’individuo nella sua totalità prendendo in considerazione ogni aspetto della vita del paziente (fattori emotivi, mentali, ambientali, sociali). L’omeopatia, proprio perché ogni aspetto non è separato bensì interconnesso, agisce per mantenere l’omeostasi, l’equilibrio ottimale dell’organismo, alzando le difese immunitarie e attuando dei processi di disintossicazione.

La medicina omeopatica, o semplicemente omeopatia, è la disciplina terapeutica che si basa sul concetto di “malattia del simile”. Il termine deriva dalle parole greche ómois = simile e pàthos = malattia

Il medico omeopata sceglie i rimedi omeopatici, dopo un accurato colloquio con il paziente, sulla base di un preciso biotipo.

I 4 biotipi nella medicina omeopatica

L’omeopatia considera 4 biotipi, ognuna della quali ha caratteristiche fisiche, emotive e psicologiche ben definite. Lo studio dei biotipi è una pratica molto antica che trova le sue radici in India con la medicina ayurveda ed anche nelle pratiche religiose del buddismo. Individuare il proprio biotipo è essenziale per poter intervenire sul proprio stato di salute.

I biotipi si suddividono in:

1. Carbonico, corrispondente  al soggetto brachitipo. Rientrano in questa categoria le persone dalla costituzione robusta, gli arti più corti rispetto al tronco, mani tozze, viso tondeggiante, in sovrappeso, hanno problemi di ritenzione dei liquidi, tendono ad accumulare tossine e di conseguenza il loro sistema immunitario è basso e poco reattivo. Da bambini sono stati molto calmi e tendevano ad avere problemi infiammatori come dermatiti, problemi digestivi o cistiti mentre da adulti c’è una certa predisposizione ad avere problemi reumatici o patologie sclerotiche, artriti, obesità, diabete, tromboflebiti. Emotivamente non sopportano i cambi improvvisi, sanno gestire poco lo stress, se si ammalano necessitano di lunghi tempi di ripresa.

2. Sulfurico, corrisponde al normotipo, un soggetto dalla corporatura armoniosa, altezza e peso nella norma, è dinamico, attivo, solare, sportivo, molto caloroso, regge molto bene le situazioni stressanti, tendenzialmente di buona salute le patologie a cui va più soggetto va a carico del sistema cardiocircolatorio e respiratorio, quando si ammala tende a  perdere vitalità.

3. Fosforico, corrispondente al longitipo. Si tratta di soggetti snelli, slanciati, viso pallido, allungato, freddolosi, mancano di vigore, molto immaginativi, poco pratici, idealisti, ipersensibili, soggetti a scoliosi , si stancano facilmente, hanno poca energia, se si ammalano necessitano di lunghi tempi di recupero.

4. Muriatico: fisico slanciato, asimmetrico, longilineo, con arti lunghi rispetto al tronco, fisico tonico, forte ed energico, può mangiare molto ma non ingrassa, ha capacità veloci di ripresa in caso di malattia, è maggiormente predisposto a dermatiti, eczemi, a malattie autoimmuni e allergie.

Lo schema di classificazione del biotipo umano nelle quattro costituzioni sopra descritte sono solo schematiche, un punto di partenza su cui lavorare è chiaro che non si può racchiudere ed etichettare un individuo in un solo biotipo, sarà il medico omeopata che fornirà uno schema d’insieme personalizzato sul paziente che ha in cura.

Libro consigliato: Simona Oberhammer, Guarigione naturale con i 4 biotipi Oberhammer,  Mondadori Editore  (2017)

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