I Tarocchi e lo Zodiaco

Vi è un nesso, che lega l’Arcano dodicesimo (L’Appeso) al ventunesimo il Mondo (21), entrambi sono numeri specchiati, poiché, il viaggio lungo il sentiero dell’Iniziazione spirituale, che inizia dal Bagatto (Alpha) e si dirige verso il Mondo (Omega), subisce nel dodicesimo Arcano un cambio di direzione più elevato.

Il dodici è il numero dell’Iniziazione per eccellenza, momento in cui vengono abbandonate le priorità materiali per iniziare un percorso animico e spirituale. Una volta raggiunta la massima realizzazione evolutiva tutti gli elementi si fondono in una quintessenza cristica.

Non si può non accostare questo viaggio, che percorre l’essere umano, alle costellazioni dello zodiaco, quest’ultimo rappresenta ciò che l’anima umana conosce a livello inconscio.

L’Arcano del Mondo raffigura simbolicamente la volta celeste e le sue dodici costellazioni (i dodici apostoli), mentre il Sole rappresenta il Cristo. La suddivisione immaginaria dello zodiaco in due parti rappresenta la cooperazione tra la sfera terrestre e quella celeste, rispettivamente raffigurate nel ventunesimo Arcano con i due animali toro e leone al di sotto dell’ovale e uomo-angelo e aquila in quello superiore.

Il discepolo, per ritrovare in sé il Cristo, deve compiere questo viaggio iniziatico dalla materia alla spiritualità arrivando a comprendere che non esiste separazione tra i due mondi poiché la materia è Spirito condensato mentre lo Spirito è materia sublimata.

Se sovrascriviamo il cerchio zodiacale con l’ovale del ventunesimo Arcano noteremo che la costellazione del Toro è perfettamente opposta a quella dello Scorpione mentre quella dell’Acquario con quella del Leone.

In astrologia, le fasi più importanti, sono quelle che coincidono con il cambio delle stagioni, quando il Sole passa nei segno zodiacali dell’Ariete, del Cancro, della Bilancia e del Capricorno.

L’inizio delle stagioni venivano celebrate, fin dall’antichità, con offerte e riti propiziatori poiché legati a divinità /archetipi specifici che rispecchiavano tutta la loro potenza nella natura e nell’uomo.

Sinagoga Beth Alpha

La Terra, grazie al suo genitore solare, riceve le vibrazioni armoniose o discordanti da questo afflusso astrale che ne influenza la costituzione fisica ed energetica umana.

Lo zodiaco, con le sue costellazioni è influenzato energeticamente dal centro solare, dal nostro Sole fisico deriva tutta la forza, ogni potere e varietà di fenomeni che si manifestano sulla Madre Terra.

Nell’equinozio primaverile, la natura si risveglia e l’uomo ha necessità di risvegliare i suoi sensi e il suo mondo interiore, in estate, durante il solstizio estivo, la natura riflette il massimo del calore e della luminosità e così, anche l’uomo, porta il suo Sole interiore fuori da sé, mentre al contrario in inverno, durante la fase del solstizio invernale, c’è la necessità di portare il Sole dentro se stessi e raccogliersi in un moto introspettivo.

I solstizi, fasi dell’anno in cui il Sole raggiunge i punti di massima o minima visibilità, erano anticamente simboleggiati, iconograficamente, con due colonne del tempio; infatti nel costruire un luogo di culto veniva tracciato un cerchio a partire dal punto in cui l’astro nasceva ad est così da individuare l’arco di visibilità massima e minima segnando i due solstizi, estivo il 20-21 giugno e invernale il 21-22 dicembre.

Tutti i grandi Maestri Illuminati sono nati dal 21 al 25 dicembre durante il Solstizio invernale: Gesù, Buddha, Krishna, Zarathustra, ma ancora indietro nel tempo divinità greche come Dioniso, Ercole, Adone o ancora il dio Mithra persiano nonché le divinità egizie Horus e il padre Osiride.

Il 25 di dicembre rappresenta la nascita, in ogni festa dell’anno si parla di nascita e di resurrezione, durante il periodo di Natale si risvegliano, nell’uomo, le forze spirituali animiche capaci di portare alla luce frammenti di quella memoria divina perduta.

Le due colonne che indicano i Solstizi sono visibili, nei Tarocchi di Marsiglia, nel quinto arcano Il Papa, mentre il solstizio estivo è raffigurato nel diciannovesimo Arcano Il Sole, dove i due fratelli, sotto l’astro luminoso nel momento di massima intensità e calore, sono chiaramente la personificazione della costellazione dei Gemelli nella volta celeste.

Ma cosa significa a livello alchemico questo processo naturale che avviene con i due solstizi e i due equinozi? Che l’Iniziato dovrà nei mesi invernali ritirarsi dentro se stesso, scendere nell’oscurità della materia e aspettare la primavera per veder germogliare il frutto del lavoro invernale fatto, nei mesi estivi il frutto/lo Spirito irradia la sua luce sul corpo fisico glorificandolo, ossia, facendolo divenire corpo di Luce).

I Tarocchi, con la loro ricca simbologia, non fanno altro che ribadire, insieme a tanti altri testi sacri, che l’uomo ha dentro di sé un Cosmo intero.

 

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