Zero waste: la svolta di LEGO

LEGO è una multinazionale di giocattoli danese, nota a livello internazionale per la sua linea di mattoncini assemblabili amati da generazioni di bambini, Il nome deriva dall’unione delle parole danesi “leg godt” che significa “gioca bene”.

Nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale (e come strategia di marketing) il colosso danese ha deciso di produrre dei mattoncini di origine vegetale, foglie, cespugli e canna da zucchero utilizzati per creare elementi biodegradabili e a ridotto impatto ambientale (polietilene una “plastica” morbida di origine vegetale).

Stiamo lavorando molto per sviluppare nuove materie sostenibili da utilizzare per la realizzazione di fantastici giochi per bambini. Siamo orgogliosi perché i primi elementi LEGO realizzati con materie plastiche ecosostenibili sono già in produzione e quest’anno saranno presenti nei set LEGO. Si tratta di un primo grande cambiamento e passo avanti verso il nostro obiettivo: produrre mattoncini LEGO utilizzando materie sostenibili., afferma Tim Brooks, Vice Presidente e Responsabile della Sostenibilità ambientale del Gruppo Lego.

Il progetto green della Lego rientra nell’ambito degli obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2030: elementi e materiali di imballaggio in materiale sostenibile, quindi la qualità che caratterizza da sempre il gruppo sposa la causa ecologica.

Per evidenziare il suo impegno a favore della sostenibilità ambientale la Lego ha aderito in partnership con il WWF al progetto Bioplastic Feedstock Alliance (BFA), un’iniziativa del WWF che punta proprio all’approvvigionamento sostenibile della materia prima per l’industria delle bioplastiche.

E’ essenziale che le aziende di ogni settore trovino il modo di reperire in modo responsabile i propri materiali e contribuiscano a garantire un futuro in cui le persone, la natura e l’economia prosperino”, afferma Alix Grabowski, senior program officer al WWF, “La decisione del Gruppo LEGO di Individuare bioplastiche sostenibili rappresenta un’incredibile opportunità per minimizzare la dipendenza dalle risorse limitate, e grazie alla collaborazione tra la Bioplastic Feedstock Alliance e altri partner si continuerà a pensare in modo creativo alla sostenibilità”.

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