I trattamenti reiki sono uno strumento prezioso per mantenere ed ottimizzare il benessere psico-fisico. Il maestro giapponese Mikao Usui, fondatore del metodo Reiki affermava che l’effetto più affascinante di tale pratica era far emergere le qualità latenti e rafforzarle, il flusso energetico durante il trattamento permetteva di far affluire al ricevente maggiore vitalità mentre reputava secondari i benefici fisici. Mikao Usui vedeva il reiki come uno strumento di ricerca spirituale, se usato regolarmente è una pratica meditativa che porta ad alti livelli di consapevolezza. Un trattamento (o auto-trattamento per chi ha ricevuto la prima attivazione) fatto uno o due volte la settimana porta benefici tangibili come vitalità, creatività, maggiore energia, intuizione, sensibilità, forza, resistenza, pace interiore, gioia di vivere, diminuzione dei malanni stagionali, miglioramento del sistema immunitario.
I trattamenti vengono sempre offerti con il palmo delle mani perché è li che si trovano i chakra secondari da cui esce l’energia Reiki. Si può operare sia toccando il ricevente sia a breve distanza da esso, l’importante è rispettare la sensibilità di chi riceve il trattamento.
Corretta preparazione al trattamento Reiki
Nel corso del trattamento ne il terapeuta ne il ricevente devono essere sotto effetto di sostanze eccitanti quali droghe, alcool, caffè, the forte, sigarette.
Il locale dove verrà effettuato un trattamento deve essere rilassante, con una temperatura gradevole, si possono mettere musiche leggere di sottofondo per favorire la meditazione, se non danno fastidio al “paziente” possono essere usati degli oli essenziali, incensi o una lampada profumata.
Prima di effettuare un trattamento è tassativo lavarsi le mani, possiamo spruzzare nei nostri palmi qualche goccia di acqua sciamanica purché non abbia un odore forte che potrebbe disturbare il ricevente. Sia il terapeuta che il ricevente devono togliersi orologi, anelli, collanine prima di effettuare il trattamento.
Il trattamento completo avviene dopo uno step precedente di preparazione, il terapeuta unirà le sue mani all’altezza del cuore chiedendo all’energia Reiki di affluire e portare guarigione fisica e spirituale al ricevente. A questo punto quando l’energia incomincerà a fluire attraverso il terapeuta lo stesso accarezzerà l’aura del ricevente ( per creare un contatto energetico e purificare il corpo sottile per poi permettere di far fluire il Reiki) per tre volte in modo lento e regolare cominciando dalla sommità della testa fino ai piedi, assicurarsi di avere le dita unite per concentrare l’energia Reiki. A questo punto inizia il trattamento vero e proprio che prevede vengano trattate 17 aree situate nella testa, tronco, schiena, gambe, piedi.
Per saperne di più: W. Lubeck, F.A. Petter, W.L. Rand Lo Spirito del Reiki, il manuale completo Ed. Mediteranee