Greenwashing: Che cos’è e perchè è pericoloso

Ogni giorno siamo bombardati con pubblicità su prodotti e servizi biologici o a basso impatto ambientale ma siamo sicuri che tutto ciò è veramente eco-sostenibile?!

 

Letteralmente ‘Lavaggio verde dall’inglese green ‘verde e washing ‘lavare’. Si tratta di un neologismo indicante la pratica di promuovere programmi ecocompatibili da parte di aziende volte a distogliere l’attenzione dalle attività dannose per l’ambiente. Una vera è propria strategia di marketing per cercare di fidelizzare più clienti possibili con campagne di promozione volte a ridurre l’impatto ambientale cavalcando l’ondata della moda bio, il tutto per garantire agli occhi del consumatore un’immagine “pulita” su qualcosa che in realtà così “verde” non è affatto.

Pensiamo alle catene di abbigliamento low cost che hanno una linea biologica eco-sostenibile dai materiali organici e certificati quali cotone e bambù all’interno di tutte altre linee che di biologico non hanno nulla, anzi prevedono lo sfruttamento dei lavoratori e quello più grave minorile oltre che inquinamento ambientale dovuto alle tinte cancerogene usate. Altri marchi famosi nel settore alimentare pubblicizzano i loro prodotti senza olio di palma in favore della lotta contro la deforestazione eppure se si leggono attentamente gli ingredienti quest’ultimo è sostituito dall’olio di colza o da grassi vegetali non specificati!

Gli esempi sono tanti dall’azienda che produce energia rinnovabile ma che dietro nasconde altri traffici poco chiari, alla banca che fa credere al consumatore di avere un’etica di responsabilità sociale promuovendo ad esempio l’homebanking, mandando le comunicazioni tramite mail per non sprecare la carta quando invece dietro c’è solamente l’intento di creare un’ immagine ecofriendly agli occhi del cliente.

Quando chiedi a un consulente finanziario un investimento “sostenibile” o “verde”, per la tua pensione o per i tuoi risparmi, probabilmente ti verranno venduti petrolio, energia nucleare, multinazionali di cibo e scorte di pesticidi.

Come fare per non cadere nella trappola del greenwashing? Informarsi e maturare un’opinione critica, nel senso costruttivo del termine, quindi maturare una propria idea libera dal pensiero unico e  dalle strategie marketing, in poche parole non prendere per oro colato tutto ciò che ci viene proposto!

Imparare a leggere le etichette e la lista degli ingredienti oppure informarsi sull’azienda che ci vuole vendere qualcosa.

Esiste un sito di GreenPeace che lotta e informa da anni i cittadini del mondo sulle pratiche scorrette del greenwashing http://www.stopgreenwash.net/.

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